Villa Valmarana
Noventa Padovana
KITE Engineering si è occupata della riqualificazione energetica dell’illuminazione del parco della Villa Grimani, Vendramin, Calergi, Valmarana, una splendida costruzione ubicata a Noventa Padovana risalente per la maggior parte al Settecento ma che trova la sua origine più antica nel XV secolo.
Il progetto è stato finanziato dall’Unione Europea (NGUE – PNRR) e approvato dal Comune di Noventa Padovana, dalla Soprintendenza speciale per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso e dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV).
L’intervento ha portato alla modifica e sostituzione del precedente impianto di illuminazione, oramai obsoleto, che poco si sposava con il carattere settecentesco della villa. I nuovi corpi illuminati sono costituiti da faretti a LED incassati a terra che generano luce calda (3000K), in modo da creare una luce artificiale quanto più naturale possibile.
Lo scopo dell’intervento, pertanto, oltre a generare un beneficio di efficientamento energetico è stato anche quello di tutelare e valorizzare l’intero complesso storico-artistico con una nuova illuminazione del parco che presentasse una soluzione integrata, reversibile e non invasiva limitrofa agli spazi geometrici generati dalle aiuole di bosso che separano il viale in ghiaia dalle essenze floro-vivaistiche.
Project Details
Villa Valmarana
Noventa Padovana
KITE Engineering si è occupata della riqualificazione energetica dell’illuminazione del parco della Villa Grimani, Vendramin, Calergi, Valmarana, una splendida costruzione ubicata a Noventa Padovana risalente per la maggior parte al Settecento ma che trova la sua origine più antica nel XV secolo.
Il progetto è stato finanziato dall’Unione Europea (NGUE – PNRR) e approvato dal Comune di Noventa Padovana, dalla Soprintendenza speciale per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso e dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV).
L’intervento ha portato alla modifica e sostituzione del precedente impianto di illuminazione, oramai obsoleto, che poco si sposava con il carattere settecentesco della villa. I nuovi corpi illuminati sono costituiti da faretti a LED incassati a terra che generano luce calda (3000K), in modo da creare una luce artificiale quanto più naturale possibile.
Lo scopo dell’intervento, pertanto, oltre a generare un beneficio di efficientamento energetico è stato anche quello di tutelare e valorizzare l’intero complesso storico-artistico con una nuova illuminazione del parco che presentasse una soluzione integrata, reversibile e non invasiva limitrofa agli spazi geometrici generati dalle aiuole di bosso che separano il viale in ghiaia dalle essenze floro-vivaistiche.